Il costo di un decesso o la perdita di una persona (molto) cara


La morte di una persona cara è sempre un momento difficile. Oltre agli aspetti emotivi e pratici, possono sorgere questioni di carattere finanziario, con il rischio di rendere più difficili i passi da intraprendere. È quindi importante conoscere costi di un decesso e le soluzioni per limitarli.

La morte, come quasi tutto nella vita, non è gratis. Le persone che non sono state confrontate con la scomparsa di un genitore se ne rendono conto in genere solo una volta arrivato il momento. Oltre ai costi che genera, questo periodo comporta molte procedure amministrative, nonché un certo carico emotivo.

Per comprendere le questioni finanziarie legate a un decesso, bisogna prima capire cosa dice la legge svizzera. In effetti è molto semplice e si potrebbe riassumere così: gli eredi prendono il posto della persona deceduta. Lo stato di erede offre dei diritti, ma comporta anche delle responsabilità. Gli eredi sono ad esempio responsabili del pagamento delle spese legate al decesso, ma anche di tutte le fatture aperte della persona deceduta. Possono successivamente essere rimborsati dal patrimonio della persona deceduta (se ciò è possibile).

A tutto ciò, dobbiamo aggiungere il «peso» del denaro. Ognuno di noi ha un proprio rapporto con le questioni finanziarie. In un contesto emotivo, come il decesso di una persona cara, opinioni differenti in merito possono cristallizzarsi e diventare fonti di conflitto.

Come in molti ambiti legati alla fine della vita (pensionamento, successione, direttive anticipate), la parola chiave è l’anticipazione. Ma occorre sapere cosa anticipare. Ora passeremo ad analizzare in dettaglio quanto costa un decesso.

In seguito, vedremo come essere previdenti, le soluzioni per facilitare le procedure e far risparmiare tempo e denaro ai propri cari.

Le spese legate a un decesso

Le spese mediche

Questi costi possono variare di molto, a seconda di come è deceduto il defunto. Le spese mediche effettive dipenderanno dalla franchigia dell’assicurazione del defunto (varia da 300 a 2500 franchi).

In caso di cure mediche costose, può essere necessario aggiungere la quota parte, pari al 10% delle spese sanitarie che superano la franchigia. Il tetto massimo è di 700 franchi per gli adulti. In caso di infortunio, potrebbe essere necessario aggiungere i costi dell’ambulanza o dell’elicottero, non necessariamente a carico dell’assicurazione della persona deceduta. Oppure i costi di rimpatrio, in caso di deterioramento della salute all’estero, coperti solo in parte dalla LAMal.

Anche in caso di decesso nel proprio domicilio risulteranno delle spese, poiché un medico dovrà recarvisi per rilasciare un certificato di morte. In questo caso potrebbero esserci anche altre fatture da pagare, ad esempio per i servizi di un fabbro.

In questa categoria figurano anche le fatture in sospeso degli istituti medico sociali, delle case di cura e per anziani o altre cure che bisognerà pagare per la persona deceduta.

Le spese funebri

Dopo la parte medica, i primi a intervenire sono in genere le pompe funebri, che si occupano di tutte le pratiche legate al funerale. Le tariffe delle diverse ditte variano a seconda delle prestazioni che possono offrire. Risulta quindi piuttosto difficile stimare con esattezza il costo di un funerale, come illustra molto bene la trasmissione ABE del 30 ottobre 2018, sulla RTS.

Un «semplice» servizio funebre comprenderà:

  • il trasporto del corpo;
  • la messa a disposizione di una cripta o cappella;
  • la fornitura di una bara e/o di un’urna;
  • le pratiche amministrative (come la notifica alle autorità).

A queste spese si aggiungono i costi relativi alla cerimonia:

  • annunci sulla stampa;
  • fiori;
  • affitto di un posto dove si terrà la cerimonia;
  • ingaggio di un officiante o donazione alla parrocchia del sacerdote/pastore officiante;
  • affitto di una sala per un aperitivo dopo la cerimonia;
  • bevande e spuntino per l’aperitivo;
  • invio di biglietti di ringraziamento.

Infine, ci sono tutti gli importi legati alla cremazione del corpo o/e alla tomba. In caso di installazione di un monumento funebre, queste spese possono essere piuttosto ingenti.

Spese correnti

Come menzionato all’inizio, gli eredi prendono il posto del defunto. Ereditano i suoi averi (oggetti e denaro), ma anche i suoi debiti e le sue fatture. Ecco una potenziale lista di questi ultimi:

  • affitti (alloggio, parcheggio);
  • trasloco e/o sgombero (per svuotare l’appartamento);
  • ipoteche;
  • leasing e altri prestiti;
  • assicurazioni (economia domestica, incendio, veicoli);
  • telefono/Internet;
  • abbonamenti (palestra, giornali, servizi di VOD);
  • tutte le altre fatture aperte.

Spese impreviste

Le voci finora citate sono quelle più conosciute (e quindi anticipate) dalle famiglie di una persona deceduta. Ma possono esserci diverse spese «nascoste» a seconda della situazione della persona deceduta e della sua successione. 

Inizieremo dalle spese legate al testamento (se presente). A seconda dei cantoni, può essere aperto dal giudice di pace (per esempio Vaud) o da un notaio (Ginevra). Questa prestazione comporta dei costi. Lo stesso vale per i certificati di eredità, che possono essere emessi dietro pagamento. In totale, questi costi possono ammontare a varie centinaia di franchi.

Tra le spese meno note si possono elencare inoltre:

  • la rispedizione della corrispondenza della persona deceduta (52.- per ordini rapidi);
  • i prodotti di cartoleria (buste, francobolli, stampa) per disdire delle prestazioni presso gli istituti che richiedono un documento cartaceo firmato;
  • l’identificazione gialla (25.- per un’identificazione in un ufficio postale, richiesta da alcuni istituti finanziari);
  • Lo sblocco dell’hardware della persona deceduta presso un negozio specializzato.

Per fortuna non esistono solo spese inattese. Alcune prestazioni possono anche essere offerte. Questo vale soprattutto per l’aspetto mortuario. In Svizzera, alcuni comuni offrono ai loro anziani residenti siti di sepoltura nel cimitero comunale, o mettono gratuitamente a disposizione un posto per la cerimonia. Ciò può anche includere i costi di sepoltura, come nel caso di GinevraZurigo e San Gallo o ancora il cantone di Basilea Città.

Inoltre, alcune casse pensioni del servizio pubblico forniscono vantaggi alle famiglie dei dipendenti deceduti: partecipazione forfettaria alle spese funebri, mensilità salariali offerte ai superstiti, ecc.

Spese legate alla successione

Eccoci (finalmente!) all’ultima voce per determinare il costo di un decesso. Si potrebbe credere che se un’eredità comporta dei costi, questa deve sicuramente essere ben fornita.

Ma possedere una casa non implica automaticamente la presenza di molto denaro sul proprio conto. Se la successione comprende un bene immobiliare, bisognerà inoltre pagare delle spese notarili.

Lo stesso vale in caso di beneficio d’inventario (inventario degli attivi e dei passivi, effettuato quando si suppone che la persona deceduta avesse dei debiti) o di liquidazione ufficiale (successione regolata dalle autorità).

Tale liquidazione può anche essere effettuata da una persona diversa da un rappresentante dello Stato. Si tratta di un esecutore testamentario, che sarà pagato per le pratiche amministrative effettuate. 

Anche se costose, queste opzioni possono essere sensate o perfino necessarie in caso di una successione complessa o di conflitti familiari. 

Sono inoltre proprio questi conflitti tra eredi quelli potenzialmente più costosi e che comportano spese non da poco (avvocati, spese processuali, sigillature, ecc.).

Per darvi un’idea concreta di quanto possono costare i passi summenzionati abbiamo effettuato una stima dei costi, sulla base di esperienze vissute. Questa stima è disponibile qui.

E ora, da dove iniziare?

Benché l’elenco sia lungo, finora abbiamo parlato unicamente di denaro. Ma occorre considerare anche tutto il tempo e tutta la energia che richiedono queste attività. Un tempo e un’energia che non possiamo investire altrimenti.

Quindi, cosa possiamo fare concretamente? Forse la cosa più importante è prima di tutto fare un bilancio della propria situazione (personale, familiare) e dei propri desideri.

In seguito, la cosa più giusta è discuterne con i propri eredi e parenti, in modo da spiegare loro i vostri desideri ed evitare il più possibile conflitti e malintesi.

Infine, a seconda di quanto è risultato da questi scambi e riflessioni, si possono valutare diverse soluzioni.

Quali sono le soluzioni per limitare i costi di un decesso?

La busta «sotto al materasso» 

Iniziamo dalla più semplice. Prevedere una somma di denaro, in contanti, nascosta da qualche parte. È facile da attuare (senza procedure) ed è flessibile, poiché il denaro può essere utilizzato dalla persona interessata, prima del suo decesso, in caso di bisogno. Inoltre, la somma è subito a disposizione degli eredi, anche se non vi è nessuna garanzia che venga utilizzata per ciò che era previsto. Occorre quindi che ci sia un rapporto di fiducia tra le persone interessate.

Il grande svantaggio di questa soluzione è la sicurezza. Il denaro deve infatti essere messo in un luogo noto agli eredi (e quindi accessibile), ma sufficientemente protetto per non essere trovato in caso di furto o distrutto in caso d’incendio o danni d’acqua.

Vantaggi: grande facilità, flessibilità, disponibilità rapida del denaro.

Svantaggi: sicurezza, uso incerto del denaro.

Un conto in banca

Un’altra opzione possibile è conservare una somma di denaro o aprire un conto di risparmio dedicato alle spese funebri. Presenta gli stessi vantaggi della prima soluzione, solo che in questo caso i contanti sono smaterializzati in banca.

Ritroviamo qui la flessibilità (il denaro non è immobilizzato, ma è disponibile fino al decesso), nonché una certa velocità di attuazione (anche se vanno messe in conto alcune operazioni).

Il grande svantaggio è quello della lentezza. Se il conto bancario è solo a nome del defunto, bisognerà attendere un certo periodo di tempo per sbloccare il denaro. Generalmente, ciò è possibile una volta ricevuti i certificati di eredità, ma questa pratica può richiedere diverse settimane o mesi. Inoltre, accedere a questo denaro può comportare delle spese (come le tasse per i certificati di eredità).

Vantaggi: facilità, flessibilità, sicurezza.

Svantaggi: lunga attesa per accedere al denaro, uso incerto del denaro.

Un’assicurazione vita (o assicurazione in caso di decesso)

Iniziamo ad avvicinarci a delle soluzioni più mirate per quanto riguarda le questioni relative al decesso. Si potrebbe dedicare un intero articolo alle assicurazioni sulla vita, ma qui illustreremo solo qualche nozione (per maggiori informazioni sulla previdenza e il pensionamento potete consultare il nostro articolo sul tema). Tenete presente che ci concentreremo su cosa succede in caso di decesso e scarteremo i casi di incapacità di guadagno, anch’essi coperti dalle assicurazioni sulla vita.

Esistono due tipi di assicurazioni sulla vita:

  • l’assicurazione di puro rischio (anche chiamata assicurazione in caso di decesso);
  • l’assicurazione mista.

Per quanto ci interessa in questa sede, occorre considerare che l’assicurazione di puro rischio copre unicamente il decesso.

La persona assicurata determina una somma da garantire durante un certo numero di anni. Questa somma viene riscossa dai propri cari (in un’unica soluzione o sotto forma di rendita) al momento del proprio decesso, se si verifica durante la durata del contratto.

La persona assicurata concorda un premio annuo, non si tratta dunque di un risparmio. 

L’assicurazione sulla vita mista è la più diffusa, sicuramente perché è più flessibile. Copre il decesso e dispone al contempo di una parte di risparmio. Se la persona assicurata non è deceduta alla fine del periodo del suo contratto d’assicurazione, può riscuotere il capitale di risparmio.

Questo modello «polivalente» delle assicurazioni sulla vita miste, gli permette di essere spesso utilizzate come una soluzione di previdenza individuale (3° pilastro a o b).

Qualunque sia il modello di assicurazione sulla vita scelto, ha il vantaggio della rapidità, poiché il pagamento dell’importo assicurato non è legato all’eredità. Non occorre quindi attendere i certificati di eredità.

Anche se le assicurazioni sulla vita sono piuttosto economiche (i premi di puro rischio sono bassi), non bisogna dimenticare che costano comunque qualcosa. Inoltre, come per qualsiasi assicurazione, bisogna fare attenzione ad alcuni punti al momento di stipulare un contratto di assicurazione sulla vita:

  • l’importo assicurato;
  • cosa è coperto e non coperto dall’assicurazione (decesso all’estero, morte in seguito a una malattia psichica o a un suicidio, ecc.);
  • la classificazione dei rischi (dei supplementi vanno pagati in funzione dell’età e dello stile di vita, incluso il consumo di tabacco, la pratica di sport estremi, ecc.);
  • la flessibilità del contratto (possibilità di riscatto dell’importo o di trasformazione del contratto).

Infine, come per le soluzioni precedenti, il denaro sarà a disposizione degli eredi, ma non vi è nessuna garanzia che sarà utilizzato per rispettare le volontà della persona deceduta, ad esempio in materia di rito funebre.

Vantaggi: possibilità di garantire una somma ai propri cari, disponibilità rapida del denaro, sicurezza.

Svantaggi: procedure e clausole da leggere attentamente, costi, mancanza di flessibilità.

Se desiderate stipulare un'assicurazione sulla vita a basso costo online, potete farlo anche con noi.

La previdenza esequie

Ecco l’ultima opzione che elencheremo nel presente articolo. Si tratta della più mirata per un decesso e le relative spese. La previdenza esequie si concentra infatti unicamente sull’aspetto funerario e sono appunto le imprese di pompe funebri che offrono queste prestazioni.

Il principio è semplice: pianificare e finanziare il proprio funerale quando si è ancora in vita. Il grande vantaggio è assicurarsi che le proprie volontà saranno rispettate e che il denaro sarà speso nel modo desiderato. 

Questa possibilità di decidere il contenuto della propria cerimonia è a doppio taglio. Da un lato, ciò alleggerisce gli eredi e i propri cari di un certo peso (passi da intraprendere, fatture da pagare, scelte). Dall’altro, ciò toglie la possibilità ai superstiti di decidere come dire addio alla persona deceduta.

Per ridurre questo rischio, le pompe funebri raccomandano in genere di pianificare il funerale (o almeno di discuterne) in famiglia, come mostra il reportage della RTS.

La previdenza esequie si basa sulla relazione di fiducia con le pompe funebri. Per rafforzare questo aspetto della fiducia e della sicurezza, la legge obbliga le imprese a fornire una prestazione equivalente in caso d’inflazione, o a rimborsare il denaro in caso di fallimento. D’altro canto, l’aumento delle imposte (IVA, imposta sulle sepolture) non è coperto dai contratti di previdenza esequie.

Questo modello, anche se non necessariamente adatto a tutti, riscuote un grande successo: nella Svizzera romanda, nel 2016, quasi il 15% delle esequie erano già state regolate in anticipo, secondo il quotidiano 24 Heures.

Lo stesso vale per la Francia, dove questo tipo di contratti è molto diffuso, anche se certi modelli assicurativi sono controversi.

Nella Svizzera tedesca è sempre più frequente che le persone depositino le proprie volontà e i propri desideri in un documento chiamato «Anordnung im Todesfall» (disposizioni in caso di decesso). La pratica del prefinanziamento delle esequie è invece meno diffusa, anche se da qualche anno sembra diventare più popolare.

Vantaggi: utilizzo certo del denaro ai fini previsti, possibilità di far rispettare le proprie volontà, alleggerire il fardello sulle spalle dei famigliari.

Svantaggi: denaro immobilizzato mentre si è in vita, copertura solo delle spese funebri, margine di decisione limitato per i propri cari.

Un bilancio 

Dopo aver letto in dettaglio tutte le soluzioni proposte, saremmo tentati di chiederci qual è la migliore di tutte. Ma forse questo non è il problema. Forse bisogna semplicemente chiedersi qual è la soluzione più adatta a seconda della situazione. E a tal fine, porsi qualche semplice domanda:

  • Chi sono gli eredi?
  • Quale potrebbe essere la situazione finanziaria del defunto?
  • Ci saranno importanti spese da saldare rapidamente?
  • Quale tipo di cerimonia si auspica e qual è il budget?
  • Qual è il punto di vista degli eredi? Cosa ne pensano?

Rispondere a queste domande e parlarne con i propri cari è già un buon modo di risparmiare tempo ed energia. Si evita così di perdersi in supposizioni su «ciò che lei o lui avrebbe voluto» o di risvegliare conflitti latenti che, a seconda della loro gravità, possono anche comportare costi significativi.

Inoltre, occorre aggiungere che nessuna delle soluzioni elencate esclude l’altra. È assolutamente possibile prevedere:

  • una somma di denaro in contanti per le spese da pagare velocemente;
  • un’assicurazione sulla vita di puro rischio per salvaguardare i propri cari;
  • un contratto di previdenza esequie per la cerimonia che si desidera.

Altre opzioni possono completare questo dispositivo, sempre nell’ottica di risparmiare tempo e denaro. Come abbiamo visto, i passi da seguire in seguito a un decesso possono essere tanto numerosi quanto dispendiosi in termini di tempo. Una soluzione come tooyoo, per gestire la trasmissione dei propri dati e dei propri beni, può quindi essere utile.

In fondo, la cosa più importante è ascoltarsi e avere l’animo tranquillo. Così, quando sarà il momento, saprete di potervene andare a cuor leggero.